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12 Giugno 2018

VII Convegno Apostolico

“Valutazione deontologica del processo Riabilitativo”

 

Partendo dalla definizione della riabilitazione come ” processo di sviluppo della persona” per la realizzazione del suo intero potenziale, fisico, psicologico, sociale, occupazionale, educativo, è stata sottolineata l’importanza del lavoro in equipe multidisciplinare, che, attraverso una valutazione dei bisogni, porta alla stesura del progetto riabilitativo individuale, con chiari obiettivi da raggiungere.

Pertanto, trattandosi dell’interazione coordinata di più figure professionali, con il coinvolgimento del paziente e della sua famiglia, è necessario il rispetto assoluto di principi etici e deontologici.

Ma ciò che è stato più volte sottolineato è che una presa in carico globale della persona, nella relazione d’aiuto, nelle case orionine, non può e non deve prescindere dall’amore, dalla sussidiarietà, dall’essere prossimi.

Sono stati illustrati sommariamente i codici deontologici delle varie figure che costituiscono il team multidisciplinare, soprattutto ponendo l’accento su quanto debba assicurare rispetto per il valore, l’unicità e la dignità della persona portatrice di un bisogno.

Si è posto l’accento su come debba essere curata l’accoglienza della persona e della sua famiglia. si è data molta importanza alla comunicazione fra i vari membri del gruppo, in riferimento alle modalità e alla tempistica, come garanzia dell’univocità dell’intervento e dell’armonia d’azione fra i protagonisti, come avviene all’interno di un’orchestra.

L’importanza del team riabilitativo e del suo adeguato funzionamento è stata finalizzata anche al sostegno dei singoli operatori, in quanto possibilità di condivisione del carico emotivo derivante dalle situazioni complesse ed ingravescenti.

Per questa necessità e per la prevenzione del burn-out a cui le professioni socio-sanitarie sono soggette, si è sottolineata l’utilità di prevedere assistente spirituale e psicologico per gli operatori stessi e per la loro fragilità di fronte al dolore per storie di grave invalidità ingravescente.

Il workshop ha prodotto delle linee guida a riguardo, che hanno dato spunti per uno scambio fattivo fra case orionine operanti nello stesso settore, al fine di rinforzare la comunione fra operatori, l’adozione di comuni modalità di valutazione e stesura di progetti, il senso di appartenenza alla famiglia orionina.

Potremmo riassumere le parole chiave nel seguente modo:

  • centralità dell’ospite
  • buona accoglienza
  • interazione fraterna secondo etica e deontologia fra i membri del team riabilitativo
  • comunicazione efficace nell’equipe, con la persona e con i suoi familiari
  • relazione di aiuto basata sull’amore, sussidiarietà, essere prossimi.

                                                                                                                                                Dott.ssa Lucia Della Rovere

 

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