DON ORIONE A PESCARA
50 anni di storia
La storia che si dimentica è una biblioteca che bruccia.
Il tempo rapisce, come chi va cercando nella mente qualche ricordo… una frase.
Alla testa dei tempi….confidando nella provvidenza.
Ci sono alcuni aspetti che hanno marcato in modo particolare la nostra memoria di ex allievi dell’Centro Don Orione di Pescara: il più importante riguarda la “Provvidenza” sia come definizione strettamente teologica, sia come presenza tangibile nel nostro percorso di crescita.
Siamo convinti che è solo per un chiaro progetto della Provvidenza che l’Istituto Don Orione di Pescara, sia diventato la realtà che oggi tutti conoscono e che molti apprezzano.
Realizzato nella sua struttura attuale grazie alla tenacia di Don Giuseppe Callegari, già artefice del Santuario dell’Incoronata di Foggia, l’istituto era inizialmente destinato a essere un centro di formazione professionale. Don Giuseppe Callegari, primo direttore della nuova struttura, era una presenza forte e autorevole: severo quando necessario, ma sempre animato da un affetto paterno che traspariva nei suoi memorabili discorsi su Don Orione, raccontati ogni mercoledì con orologio alla mano.
Il 22 Febbraio 1975 è stato inaugurato l’Istituto Don Orione.
A dare impulso a questo nuovo progetto fu chiamato Don Guido Sareli, che, insieme a don Giacomo Trevisan, don Gabriele Cagnacci, don Angelo De Ninis e collaboratori laici, decise di scommettere su 110 ragazzi con una visione innovativa e coraggiosa: non più campanelle e fischietti a scandire le giornate, ma la libertà di costruire il proprio futuro attraverso la scuola e l’integrazione sociale. I ragazzi provenivano da realtà in cui l’autonomia era un lusso inesistente, eppure, nonostante le risorse limitate – un refettorio di fortuna, un campetto sterrato e una cappellina semplice ma accogliente, arricchita dalla creatività di Don Giacomo Trevisan – l’entusiasmo per quella nuova libertà rendeva ogni difficoltà irrilevante.
Questo nuovo metodo educativo poteva sembrare un azzardo progressista! In realtà, Don Guido Sareli, nel dare tanta fiducia a quei ragazzi di spirito particolarmente vivace, siamo certi che in cuor suo intendeva rispondere concretamente, assumendosene a sua volta il peso della responsabilità, ad un invito esplicito del carisma orionino: quello di essere alla testa dei tempi. Ed in quest’ottica, il sentiero tracciato con quel gruppo di ragazzi diventò strada maestra per costruire un nuovo approccio con i disabili e soprattutto con le loro famiglie, le loro necessità, le loro speranze.
Si è dovuto lavorare molto per fare in modo i disabili uscissero dall’ombra e rivendicassero il loro posto nella società come chiunque altro. E per raggiungere questo obiettivo abbiamo sempre frequentato la scuola pubblica, portato avanti iniziative che coinvolgevano anche il quartiere. Abbiamo considerato l’istituto come la nostra casa dove invitare gli amici per condividere lo svago o la feste. Si faceva teatro, cinema aperto a tutti e soprattutto al quartiere. Si è dato vita a una squadra di Nuoto per disabili che da subito riuscì a raggiungere importanti traguardi a livello nazionale vincendo diverse volte il titolo italiano per società.
Per essere alla testa dei tempi l’Istituto Don Orione di Pescara ha adeguato diverse volte sia la sua struttura che la propria organizzazione dei servizi, ci si rese conto che bisognava dare una concreta risposta alle esigenze del territorio.
Fu così che l’attenzione venne rivolta alla disabilità grave ed in particolare di carattere neuro-psico-motoria fornendo quel supporto tanto atteso e sospirato dalle famiglie approntando una struttura, tra le primissime in Abruzzo e sicuramente in Pescara, con personale specializzato, in particolare i fisioterapisti provenienti dalla Puglia(In Abruzzo non c’erano scuole per Terapisti della Riabilitazione), e ancora oggi esprime una professionalità apprezzatissima e di alto livello.
In questa fase avvenne un ideale passaggio di testimone tra due categorie di disabili: da un lato, quelli con disabilità motorie, e dall’altro, coloro che necessitavano di interventi socio-assistenziali più complessi, come i ragazzi semiresidenziali e residenziali di oggi. La memoria ci ricorda la particolare attenzione e delicatezza con cui l’Istituto accoglieva queste famiglie, invitando noi allievi a non sostare nell’atrio principale per garantire un senso di riservatezza ai genitori che, con notevoli sacrifici e sforzi psicologici, avevano deciso di affidarsi al Don Orione di Pescara.
“Già dal 1977, presso l’istituto nacque la sezione ex allievi di Pescara, composta da quei ragazzi che, ricambiando la fiducia ricevuta, avevano conseguito un titolo di studio. Alcuni di loro intrapresero corsi universitari o percorsi di formazione specifica.”
La storia potrebbe finire così, ma invece ancora una volta la Provvidenza e l’esortazione di Don Orione già richiamata di essere “alla testa dei tempi”, realizzarono qualcosa che poteva essere impensabile. Non solo cresciuti, curati, formati scolasticamente ma anche inseriti nel mondo del lavoro in aziende dove il paterno interessamento di Don Sareli ne consentì l’accesso, altri nell’Istituto stesso quasi a sancire una unione di vita nata quasi per caso ma oggi fermamente radicata.
Siamo consapevoli di aver ricevuto tanto. Sentiamo il dovere di corrisponderlo sia pure con le limitazioni delle nostre capacità e possibilità. Nel celebrare questo evento, che è un traguardo di vita, il nostro pensiero va a tutti i nostri cari sacerdoti, compagni, amici e amiche che troppo prematuramente ci hanno lasciato. Ci consola la certezza che sicuramente condividono con noi la gioia di questo momento.
Siamo cresciuti al don Orione; abbiamo imparato a credere nella Provvidenza, che come una carezza di Dio ha potere di creare “sollievo”. E’ la forza di pensiero che Don Orione ha dato a tutti noi, facendo rinascere come a una resurrezione l’uomo, invitandolo a stare sempre “alla testa dei tempi”.
Gli ex allievi
dell’Istituto DonOrione di Pescara